venerdì 22 agosto 2014

La grande riforma delle polizie locali in Italia

Il malessere che pervade le Polizie Locali nel territorio Italiano, dalle città metropolitane alle piccole realtà rurali, è ormai sempre più tangibile. 
Un ruolo non ben determinato e ormai totalmente anacronistico, la mancanza di un riconoscimento della propria professionalità minata da vere incoerenze sul lavoro, un inquadramento operativo nel sistema sicurezza che non è mai stato realizzato compiutamente, intrecci normativi ed interessi di comodo da parte della politica, necessitano ormai di un cambio drastico ed immediato.
Più in generale occorre poi una vera riforma del sistema delle Polizie in Italia, superando gli enormi ostacoli e le divergenze politiche a tutti i livelli.
La mia riforma ideale prevedeva, per garantire meno costi, più efficacia e maggiore funzionalità, in analogia a quanto accade nella maggior parte degli stati europei, una sola Polizia Nazionale affiancata dalle Polizie Locali a parità di tutele e con compiti differenziati, ma data l’assoluta impermeabilità che le istituzioni hanno a tal riguardo a questo punto l’alternativa che resta è lo scioglimento totale delle Polizie Locali (Municipali e Provinciali) dall’attuale ordinamento.
Infatti, togliendole dall’ordinamento, si apporterebbero grandi risparmi sia nel breve che nel lungo periodo e finalmente si darebbe chiarezza alle attribuzioni degli Enti Locali.
Le Polizie Locali sono prive di strutture adeguate (se escludiamo alcune eccellenze), con l’aggiunta ormai inaccettabile da parte della nostra categoria di non essere nemmeno degne di fiducia da parte delle istituzioni, visto la mancata concessione di utili strumenti per poter lavorare.
Le Polizie Locali sono troppo politicizzate e devono necessariamente sottostare alle “sensibilità” dei governi locali. Nessuna qualifica e qualità è stata resa efficace in tanti anni, creando incomprensioni tra diverse attribuzioni e limitando in tal senso molte possibilità di impiego.
Lo Stato già da tempo ha reiteratamente e chiaramente dimostrato anche tramite il suo Ministero dell’Interno che delle Polizie Locali non sa che farsene.
Ma sempre lo Stato travestito da legislatore, quando vuole le due paroline magiche “Polizia Locale” se le ricorda bene e le utilizza: un esempio lampante ci viene dato dal D. lgs 66/2003 (normativa che ha recepito le direttive comunitarie sugli orari di lavoro) che all’art. 2 esclude da tali regole le Forze Armate, le Forze di Polizia e, udite udite, “il personale operativo delle Polizie Municipali e Provinciali”. Altro esempio ci viene dato dai vari pacchetti sicurezza che nel quarto governo Berlusconi, attraverso l’allora ministro degli Interni Maroni (che ci aveva promesso nei primi 100 giorni la nostra riforma che ancora aspettiamo) hanno ampliato le competenze in materia di ordine pubblico ai Sindaci ed ecco apparire di nuovo le due paroline magiche che al comma 2 dell’art. 54 TUEL prevede “cooperazione della polizia locale con le Forze di Polizia statali”.
Anche sotto forma di giudice, lo Stato si ricorda di noi, ma in questo caso per declassarci, rispolverando e ripetendo la vecchia nomenclatura: “l’agente di polizia locale non è un poliziotto a tutti gli effetti, ma solamente un Vigile urbano” si legge nella recentissima sentenza del Consiglio di Stato 3711/2013, ricordando che “la qualifica di pubblica sicurezza è un attribuzione eventuale e soprattutto non necessaria per lo svolgimento delle funzioni di operatore di Polizia Municipale”.
Nel 2011 sempre lo Stato, travestito questa volta da Presidente del Consiglio (Monti, ndr) ci ha voluto umiliare ancora una volta, organizzando una vera e propria rapina ai danni della categoria, la più deplorevole dal punto di vista concettuale, togliendoci l’ultimo presidio a nostra tutela: l’equo indennizzo per causa di servizio.



Registro inoltre il tramonto di ogni velleità federalista in Italia attraverso le recentissime riforme di Renzi e con la prossima riduzione delle autonomie previste dal titolo V della Costituzione, la forma di Stato centralizzante è quella attualmente ritenuta più idonea al paese, pertanto il sistema delle Polizie Locali a livello provinciale e comunale non serve più.
Mi chiedo infatti a questo punto, quale senso ha mantenere nella nuova struttura statale, la costosa rete delle Polizie Locali sul territorio che non sembra neppure considerarla. A cosa serve un tale raggruppamento di persone così eterogeneo e diversificato che non riesce neanche a esprimere una sua identità chiara ed intelligibile?
Il tornaconto economico per i Comuni è sicuramente una delle ragioni che ci tiene in vita, ma a questo punto potrei aggiungere, per vendere il mio “progetto ablatorio” che devono essere considerati anche gli elevati e spesso ingiustificati stipendi dirigenziali, i costi del personale maggiorato anche da indennità notturne e festive, i costi per noleggi e acquisti di vetture, vestiario, equipaggiamenti, computer, ponti radio, materiali per la gestione delle sanzioni e delle relative procedure ricorsuali.
Tutte queste voci rappresentano solo parte dei costi elevati che le amministrazioni locali, in clima di spending review, non riescono sempre a sostenere.
D’altro canto, le Unioni di Polizia Locale, nate proprio per razionalizzare ed economicizzare questi costi, chiudono perchè non vengono accettate dal frazionamento politico.

Sindaci che litigano tra di loro per le linee che il personale deve seguire, magari dopo campagne elettorali contrapposte (tenendo presente che forse solo in Italia le campagne elettorali si consumano soprattutto sul tema abusato della sicurezza).

Colleghi vi chiedo, ma siamo sicuri che vogliamo continuare su questa strada?
Perché non chiedere una riforma che metta al proprio posto il personale della Polizia Locale che in realtà è molto preparato e qualificato, gode di un alto livello di scolarizzazione e che aspetta solo di essere utilizzato in modo chiaro, efficace e all’altezza delle proprie aspettative?

Siamo sempre meno motivati e questo sistema scontenta tutti anche i colleghi “old style” perché le attuali normative ci obbligano ad interventi sempre più pericolosi, ma che non ci tutelano e poi dall’altra parte i cittadini ci deridono se non possono usarci violenza.
L’unica soluzione che resta è lo scioglimento, con una semplice legge ordinaria dello Stato, di tutte le Polizie Locali, Municipali e Provinciali (ancor di più queste ultime vista l’imminente e progressiva cancellazione delle Province).

Ma questo non vorrà dire perdere il posto di lavoro e creare così nuova disoccupazione; dopo lo scioglimento degli Enti, al personale potrebbero essere date ipoteticamente tre possibilità di scelta:
A - restare in carico all’amministrazione locale come impiegato, finalmente tale, mantenendo il proprio contratto e prestando il proprio servizio prioritariamente (se lo si preferisce) in uffici che svolgono attività di Polizia Amministrativa Locale che, in base alle norme attuali compete agli Enti Locali. E’ opportuno ricordare che l’attività di polizia amministrativa su controlli in materie di competenza locale può e dovrebbe essere svolta da personale che non ha nulla a che vedere con divise, pennacchi e pistole, e neppure qualifiche di pubblica sicurezza o di polizia giudiziaria. Per gestire i posteggi degli ambulanti ai mercati e fiere, o controllare licenze commerciali, servono persone che tecnicamente siano preparate in tali campi. Inoltre le funzioni di polizia amministrativa locale possono essere svolte da persone che fisicamente non hanno più i requisiti per garantire in divisa l’incolumità di altri, ma possono anche essere svolte da personale che ormai in età più avanzata con valigetta, giacca e camicia garantirebbe l’esperienza giusta ed efficace per quel genere di controllo. Ricordo che già esistono molte figure professionali che svolgono attività di polizia esclusivamente amministrativa che continuerebbero a svolgere la loro funzione in tale veste, riferendomi agli accertatori della sosta e del traffico, le guardie ecologiche volontarie e altri enti coordinati dagli enti locali proprietarie di strade e aree verdi.

B - per coloro che hanno idoneità fisica e psicologica adeguata, poter scegliere di essere trasferiti nella Polizia di Stato dove finalmente si acquisirebbe a pieno titolo qualità e funzioni idonee alla reale figura professionale di gestore della sicurezza. Il Capo della Polizia, dott. Pansa, già da tempo esprime la mancanza di circa 15000 unità e lamenta scarsa disponibilità di risorse e mezzi, in particolare due specialità sono in crisi da tempo: la prima è la Polizia Stradale.
Il personale delle Polizie Locali avrebbe preparazione e formazione da vendere in questo campo. Verrebbero così a colmarsi alcuni vuoti lasciati sul territorio dalla Polizia Stradale che attualmente sono tamponati principalmente proprio dalle Polizie Locali.
Nel campo dell’infortunistica stradale si garantirebbe una maggiore coordinazione ed impiego di risorse sui territori ottimizzando comandi e pattuglie. Tutte le attività poste in essere dal personale delle Polizie Locali legate a tale specializzazione verrebbero così assorbite alla specialità “Polizia Stradale” della Polizia di Stato che assumerebbe il suo ruolo cardine nel sistema di sicurezza stradale ed autostradale.

C - Per il rimanente personale, la fetta più importante comunque, resterebbe il compito di andare a riattivare l’altra specialità particolarmente in crisi e mai decollata, ma da tutti in vario modo pubblicizzata: il Poliziotto di Quartiere. Questa specialità assorbirebbe le funzioni ordinative dei vecchi “vigili” e manterrebbe quelle di stretta aderenza al sistema sindaco-cittadino-territorio, ma che finalmente acquisirebbe la giusta veste di tutore della sicurezza pubblica a disposizione del cittadino stesso. La Polizia di Quartiere svolgerebbe finalmente la sua funzione di prossimità a tutti gli effetti ed avrebbe un numero giusto di persone per spaziare dalla sicurezza nelle scuole, alla sicurezza nelle piazze e nelle aree verdi urbane, contrasterebbe efficacemente la microcriminalità vista la capillare conoscenza del territorio, si occuperebbe di tutelare l’incolumità fisica dei cittadini, con compiti all’occorrenza di ordine pubblico.

In tale visione, ognuno sarebbe al proprio posto: alle Polizie la tutela della sicurezza e ai Comuni la garanzia di organizzare la vita delle comunità, senza inutili ibridi e nel pieno rispetto del dettato costituzionale.

Questo processo sarebbe così il vero inizio del programma di revisione della legge 121/81 sulle Forze di Polizia Statali che con queste nuove risorse potrebbe portare una vera razionalizzazione ed il loro progressivo accorpamento.
La presente proposta in verità si armonizzerebbe perfettamente anche con quanto disposto dal Decreto Semplificazione che all’art. 7 c. 1 lett. a) recita: “razionalizzazione delle funzioni di polizia al fine di evitare sovrapposizioni di competenze e di favorire la gestione associata dei servizi strumentali” che prosegue con il seguente periodo: “ riordino delle funzioni di polizia di tutela dell’ambiente e del territorio, nonché nel campo della sicurezza e dei controlli nel settore agroalimentare, con riorganizzazione di quelle del Corpo forestale dello Stato e eventuale assorbimento delle medesime in quelle delle altre forze di polizia, ferma restando la garanzia degli attuali livelli di presidio dell’ambiente e del territorio e la salvaguardia delle professionalità esistenti”.
In questo ultimo passaggio entrerebbe di diritto la riorganizzazione delle Polizie Provinciali che svolgono il loro servizio principalmente a tutela dell’ambiente e del territorio. Inoltre si potrebbe ulteriormente estendere a tutti quei nuclei di tutela ambientale di molte Polizie Municipali che svolgono con grande professionalità questo pericoloso compito come tristemente ci testimonia la recente quanto atroce morte del nostro collega Liguori che ha pagato con la vita il suo attaccamento al dovere e per combattere le “eco-mafie”.
Anche per questi colleghi vale lo stesso principio di libera scelta di restare presso gli Enti Locali di appartenenza, con la contrattazione attualmente a loro riconosciuta oppure offrire il passaggio in Polizia di Stato in una specifica “sezione ambientale” che accoglierà anche il personale del disciolto Corpo Forestale, evitando stravolgimenti e perdite di professionalità acquisite.
Per quanto riguarda i Carabinieri, che comprensibilmente non accettano l’idea del loro eventuale smembramento, alcuni potrebbero essere assorbiti nella super-quasi-segreta Polizia Europea EUROGENDFOR (cosa che tra l’altro sta già accadendo nel silenzio generale) ed il rimanente personale restare per il momento con l’attuale uniforme e struttura, ma seguendo il modello francese della Gendarmerie, posto sotto il Ministero degli Interni che dovrà avere la regia unica in Italia per l’impiego e la gestione di tutte le Polizie.
La Polizia di Stato dal canto suo potrebbe gradualmente accorpare la Guardia di Finanza, la Penitenziaria e come poc’anzi ricordato la Forestale, strutturandosi in specialità e con l’accorpamento delle Polizie Locali avere le giuste risorse per potenziare soprattutto le specialità della Polizia Stradale e Polizia di Quartiere.

Per quanto riguarda l’Esercito, credo sia superfluo dire che deve rimanere fuori dalle funzioni di Polizia limitando il suo utilizzo in città al massimo per presidiare consolati e luoghi davvero sensibili, liberando le pattuglie di Polizia per il controllo dinamico del territorio.
Il risparmio economico per gli Enti Locali sarebbe enorme, così come per lo Stato visto il nuovo percorso di razionalizzazione del personale che dovrà ringiovanirsi, ma non aumentare. Ricordo infatti che in Italia, abbiamo quasi mezzo milione di persone in divisa, una enormità se pensiamo che la Germania con una popolazione di 80milioni di abitanti, ne ha la metà.

70 commenti:

iolanda ha detto...

Proposta eccellente e interessante, che finalmente porterebbe ad una chiarezza di ruolo e all ottenere le meritate tutele. Condivido a pieno questo documento.

Anonimo ha detto...

vent'anni di servizio, d' illusioni e delusioni mi portano a condivdere pienamente...

Anonimo ha detto...

Concordo al 100%.

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente, non c'è spazio per una 6^ forza di polizia "vera", quando a livello statale si sta operando per l'accorpamento delle altre. Oggi siamo i paria dei servitori dello stato

Anonimo ha detto...

Allo stato delle cose credo che sia la migliore proposta che sia stata fatta fino ad oggi. Facciamo una proposta di legge e raccogliamo le firme; arriveremo, minimo, a 1 milione.

Anonimo ha detto...

Per capire quanto contiamo, basta leggere quanto disposto dal Min. Int. il 1.8.2014 in tema di sequestri di veicoli, fatti da noi per il 90%. Obbligo di verifica SDI per il custode. Si sono scordati o della nostra esistenza o del fatto che non possiamo accedere alla banca dati

Movimento Polizia Locale ha detto...

grazie "anonimo" :)

Movimento Polizia Locale ha detto...

grazie "anonimo" :)

Movimento Polizia Locale ha detto...

grazie "anonimo" :)

Movimento Polizia Locale ha detto...

grazie "anonimo" ci stavamo pensando, tu hai qualche suggerimento in più?

Movimento Polizia Locale ha detto...

appunto, cosa ne dite di "risvegliarci" dal nostro torpore?
grazie comunque "anonimo" per il contributo!

Anonimo ha detto...

c'è una proposta interessante, analoga per certi versi, sul sito unasolapolizia.wordpress.com accompagnata da un'altra ancora più interessante: "Togliamo gli introiti delle multe ai comuni", forse ANCI e sindaci non sarebbero più così contenti di tenerci alla catena

Anonimo ha detto...

Proposta di legge di iniziativa popolare "ABOLIAMO LE POLIZIE LOCALI", se ci diamo da fare, considerata la delegittimazione che tutti hanno operato nei nostri confronti in questi anni, raccogliamo firme anche dai sassi (firmano tutti). Per la proposta non ci vuole molto scriverla.

Movimento Polizia Locale ha detto...

grazie "anonimi" per queste indicazioni, è sbalorditivo che ci sia un sito che abbia scritto cose (anche se con una struttura verbale ed alcuni punti di vista differenti) praticamente identiche alla mia... allora non sono ancora completamente impazzito!

Anonimo ha detto...

Ho visto il sito indicato dal collega, mi sembra che l'obiettivo sia comune, mi piace anche l'idea di togliere gli introiti delle multe ai comuni, sai che regalo ai sindaci. Il fatto che stiano nascendo iniziative simili, anche tra persone che non si conoscono, la dice lunga sul disagio che sta vivendo e attraversando la nostra categoria. L'ideale sarebbe fare fronte comune.

Unknown ha detto...

Sarebbe interessante capire a chi è riconducibile quel blog. Purtroppo non ci sono nomi, indirizzi mail o altri contatti. Qualcuno ne sa di più?

Fabio ha detto...

Ho 32 anni di servizio (e con nonno e babbo fanno circa 80 eheheh) sono alcuni anni che dico ad amici/colleghi delle altre forze di polizia che devono "adottarci" ... oggi nn esistono alternative per facendo "solo" polizia di prossimità ... o ci tolgono la divisa e tutti facciamo compiti da impiegato (chi svolgerà poi le attività amministrative) o ci inseriscono in una forza di polizia nazionale con compiti di prossimità!

Movimento Polizia Locale ha detto...

grazie Fabio, conosco il tuo impegno verso la categoria!

Anonimo ha detto...

ho visitato il blog unasolapolizia, molte cose sono condivisibili, ho visto sia la proposta di legge per togliere i proventi delle sanzioni ai comuni sia una proposta per l'abolizione delle polizie locali. Potrebbe essere uno spunto per mettersi in pista. Potrebbe essere la volta buona. Un saluto a tutti.

Anonimo ha detto...

Dopo qualche anno che sono entrato a far parte della PL e ormai è un bel di tempo, ho maturato l’idea (credo come molti colleghi) che nel nostro status c’era qualcosa che non andava che non si poteva essere carne e pesce nello stesso tempo, che le due cose insieme non potevano sussistere.
Specie in questo nostro paese (ove è permesso che si pesti a sangue chi indossa una divisa senza certezza della pena, senza che l’opinione pubblica s’indigni come dovrebbe, senza che si capisca che così si mina la propria libertà e gli interessi generali alla legalità ed alla sicurezza), l’essere un ibrido è un handicap di non poca rilevanza è una ferita lancinante, cronica che condizione l’operato.
Oggi più che mai serve tutela, organizzazione, mezzi efficaci, qualifiche ed attribuzioni certi, senza limitazioni o leggi che pregiudicano funzioni, attività e risultati a vantaggio di disonesti e delinquenti.
Senza queste prerogative come può parlarsi di Polizia, prevenzione, deterrenza ed altro.
Perciò ben venga la tua proposta di scioglimento e, se ci sarà riforma l’importante è non dipendere dai sindaci (sono loro quelli politicizzati che distruggono corpi e servizi) e si dica pure che la colpa è dei nostri governanti di quelli incapaci o disonesti che si sono mangiati l’Italia e continuano a mangiarsela mentre noi dobbiamo pagarne solo le conseguenze.
Si dica pure che prima andrebbe cambiata la mentalità dei nostri politici, la mentalità di certi italiani, altrimenti non ci saranno riforme che tengano ed i poliziotti non basteranno mai.

Anonimo ha detto...

I sindaci ed ANCI, ma anche la triplice, in particolare la CGIL, sono il vero ostacolo alla nostra riforma e questa proposta gli da ancor più fastidio di tutte le altre proposte messe insieme. Coraggio, comunque, possiamo farcela, quella dello scioglimento delle polizie locali è l'unica proposta seria fra le tante campate per aria che ci hanno propinato per anni.

Unknown ha detto...

Finalmente un po' di colleghi si esprimono sulla proposta... Molto bene! Risvegliatevi e tutti insieme riprendiamoci la nostra dignità!

Movimento Polizia Locale ha detto...

potrebbe essere la volta buona, esatto! Ma questa volta ci vuole il coinvolgimento della base perchè abbiamo visto come dall'alto (ma anche dalle associazioni e sindacati) non arriverà mai nulla di buono....

Movimento Polizia Locale ha detto...

grazie, ma questa volta cerchiamo di coinvolgere la base (dormiente e passiva) perchè sarà l'unica possibilità per evitare i soliti "pasticci all'italiana"...

Movimento Polizia Locale ha detto...

io mi permetto di aggiungere che questa proposta sta dando fastidio anche ai sindacati autonomi, quindi in spirito di colleganza preferirei non addossare le colpe (innegabili) solo a qualcuno... tutti i colleghi insieme: basta rivalità e litighi per difendere un colore o una bandiera, qui c'è in gioco la nostra dignità!

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo, se si è arrivati a questo livello, ormai intollerabile, la colpa è di tanti, forse anche nostra, sempre pronti a difendere il nostro piccolo orticello senza renderci che attorno sta tutto sprofondando. Abbiamo professionalità ed esperienza da vendere. Una prospettiva che veda in Italia come protagonista la polizia locale si potrà leggere negli scritti di un futuro Tommaso Moro nel regno di utopia. Mettiamo i piedi per terra, guardiamo in faccia la realtà e lavoriamo per una sola polizia, intanto accorpando alla polizia di Stato quella locale.

Anonimo ha detto...

Proposta interessante! Avevo letto qualcosa di simile in un forum e ne sento parlare e ne parlo da un po' anche io. I Comuni si libererebbero di una vera forza di Polizia, seppur limitata da tutte le caratteristiche negative che ben conosciamo, con le responsabilità e le "beghe" che porta con se e manterrebbero il controllo amministrativo che compete loro in via esclusiva. Perderebbero gli introiti della sanzioni al CdS, ma volete mettere rispetto ai costi a loro associati? Unico punto della proposta che non condivido è il dover cedere i mezzi e le dotazioni allo Stato, saranno ceduti in maniera onerosa eventualmente o per le auto riutilizzate e risistemate per usi interni. In ultimo credo che 40.000 unità siano troppe e impossibili da assorbire dallo Stato in regime di Spending Review, ma credo altresì che non ci sarà mai un numero così elevato di personale interessato ad un travaso nella PS. Penso che circa 20.000 persone siano interessate e abbiano le caratteristiche psico/fisiche per il passaggio e penso anche che la Polizia di Stato sarebbe felicissima di averci dentro data la preparazione del personale che assumerebbe per quanto riguarda il CdS e il rilievo dei sinistri stradali. Ritengo quindi questa proposta ottima, di immediata realizzazione e con problematiche operative minime.
Ad Maiora

Massimo

Movimento Polizia Locale ha detto...
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Movimento Polizia Locale ha detto...
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Movimento Polizia Locale ha detto...

Grazie Massimo per il messaggio che apprezzo molto,
mi permetto però di fare alcune precisazioni: i comuni non perderebbero gli introiti al CDS perchè si potranno dotare o aumentare di soggetti giuridici (ad esempio gli ausiliari della sosta) previsti per legge, anche utilizzando magari dei colleghi che per scelta non vorranno transitare in PS. Per quanto riguarda le dotazioni non ho posto regole o limiti che sono tutti da valutare anche in considerazione del personale che resterebbe in carico ai Comuni. Infine penso che la stragrande maggioranza dei colleghi vorrà restare dipendente Comunale (mi permetto di azzardare un 60-70%), ecco risolto in maniera graduale e naturale tutti i problemi che un cambiamento del genere inevitabilmente creerà

Anonimo ha detto...

Sarebbe bene non rimanere soli in quest'impresa. E' necessario coinvolgere i colleghi ma anche la gente, fargli capire che i benefici saranno per tutti. La cosa migliore sarebbe la nascita di un comitato o di comitati per la raccolta delle firme. Purtroppo per noi, grazie a sindaci, giornalisti e denigratori di professione, con la delegittimazione che è stata messa in atto in questi anni, se iniziamo a raccogliere firme per l'abolizione dei vigili urbani, rischiamo di raccoglierne non 50.000 ma almeno 5 milioni.
Franco da Parma

Anonimo ha detto...

Perchè non utilizziamo questo strumento?

http://www.change.org/it/guide/come-funziona-una-petizione-online

Massimo

Anonimo ha detto...

La petizione lascia il tempo che trova, qui è necessario mettersi in pista per una legge di iniziativa popolare, il che significa organizzarsi per raccogliere le firme secondo le disposizioni di legge, con tanto di documento d'identità da parte di chi firma. Se vogliamo il cambiamento, se vogliamo dignità, se vogliamo che la gente sappia in che condizioni ogni giorno operiamo dobbiamo scendere nelle piazze e raccogliere firme per "abolire l'odiato e scansafatiche vigile urbano". Le virgolette, purtroppo indicano l'opinione prevalente da parte dei nostri compatrioti.

Anonimo ha detto...

50.000 firme le raccogliamo in un mese....

Massimo

Anonimo ha detto...

Come tanti colleghi mi trovo disorientato, non so se plaudire all'iniziativa o bocciarla. Nel lontano 1989 dopo pochi anni che mi diplomai, cercai un lavoro stabile. C'era l'arruolamento in polizia, nei carabinieri, con migliaia di posti, ma non mi andava di fare il poliziotto. Decisi di partecipare ad un concorso per la copertura di 2 posti da vigile urbano. Il mio più caro amico invece entro in polizia, gli fecero un test di cultura generale. Io mi preparai e studiai dalla costituzione ai vari codici fino ai regolamenti comunali. Partecipammo in più di 200, alla fine fui uno dei 2 ad essere assunto. Purtroppo col passare degli anni mi sono trovato sempre più a fare il poliziotto, interventi in risse, liti tra coniugi e vicini, contrasto all'abusivismo, alla prostituzione, servizi antidroga e la lista sarebbe lunga. Per non annoiare, il mio amico poliziotto ha fatto carriera è ispettore superiore, io sono rimasto un agente, lui tra pochi anni andrà in pensione con circa 2300 euro io a malapena arrivo a 1350 e andrò in pensione a 67 anni e con chissà quale pensione. Lui ha la causa di servizio, io se ho un incidente di percorso ho il nulla. Mi dispiace doverlo ammettere, un tempo ero entusiasta oggi sono avvilito e demotivato, forse avete ragione.

Movimento Polizia Locale ha detto...

Franco,
è proprio quello che stiamo cercando di fare.
Tu nella tua città te la sentiresti di portare avanti la raccolta?

Movimento Polizia Locale ha detto...

come ho già scritto sopra a Franco, anche tu te la sentiresti di portare avanti la raccolta firme nella tua città?

Movimento Polizia Locale ha detto...

caro "anonimo",
secondo te io ho piacere nel chiedere lo scioglimento delle Polizie Locali?
Il fatto stesso che stiamo qui a scrivere e a non fare altre cose significa che ci teniamo, ma partendo proprio da questo principio e per le stesse tue motivazioni, in due righe hai esternato anche tutto il mio malessere.
Non voglio più essere trattato diversamente, non voglio più che le istituzioni in qualsiasi forma si manifestino (giudici, amministratori, legislatori, ecc...) ci manchino continuamente di rispetto.
Ma ho anche purtroppo capito che sa soli non ce la facciamo e da cittadino pretendo un sistema di polizia efficiente ed economico. Alla fine dovrai ammettere con me che questa è l'unica soluzione seria ed accettabile, visto che tutte le altre al momento hanno fallito miseramente.
Sono comunque pronto e disponibile a rivedere la mia posizione a fronte di proposte integrative e/o modificative da portare poi avanti con vigore!

Anonimo ha detto...

Luca - Langhirano - Come anonimo delle 22,40 mi trovo disorientato e per quanto estrema possa essere la soluzione mi rendo conto che per oggi e un lasso di tempo di decenni sia l'unica soluzione percorribile. La demotivazione, la mortificazione e le umiliazioni quotidiane mi stavano portando alla ricerca di un altro lavoro. Ma con i tempi che corrono compiuti 40 anni chi ti prende? Vai a far l'autonomo? Le risposte sono pleonastiche. Ragion per cui, dopo un certo disorientamento, sono arrivato a concludere che le strade sono due: il cambiamento proposto o lo stato di cose attuale. Sinceramente preferisco la prima soluzione. Se c'è da fare io sono pronto.

Unknown ha detto...

bene Luca, we want you!

Anonimo ha detto...

Allora cominciamo a pensare e organizzare qualcosa di compiuto!
Back in action

Massimo

Anonimo ha detto...

Stefano - Bisognerebbe far arrivare questa proposta a tv e radio magari farla girare anche su pagine facebook che riguardano polizie nazionali. Saluti.

Anonimo ha detto...

E' necessario uscire dal blog e cominciare a diffondere la proposta a cittadini e istituzioni. La cosa non è semplice e richiede dispendio di energie e di tempo. Credo che, comunque, ne valga la pena. Per cominciare si potrebbe diffondere mandando delle mail ai colleghi nei vari comandi. Possibile che non ci sia un politico interessato alla proposta? Il solo fatto di volerci abolire li creerebbe una fama indiscussa per anni. Qualcuno è riuscito a contattare chi c'è dietro il blog unasolapolizia, mi pare che la pensino come noi, anche la proposta, per quanto embrionale mi sembra possa essere una base, uno spunto di partenza.

Movimento Polizia Locale ha detto...

nel blog "unasolapolizia" non vi è modo di interagire e non vi sono contatti... nel frattempo ho inviato la presente proposta a tutti i politici nazionali di cui ho il contatto. Però ognuno di noi ha l'obbligo di fare il suo pezzetto!

Movimento Polizia Locale ha detto...

Stefano, la stiamo facendo girare ed io in particolare l'ho inviata a tutti media di cui ho il contatto... però come dico sempre ognuno deve fare il suo pezzo. Non possiamo sperare sempre che siano altri a fare. Ognuno nel suo piccolo ha qualche conoscenza, qualche contatto. Su su colleghi attiviamoci!

Anonimo ha detto...

Fabrizio stai facendo un gran lavoro e la tua proposta va nella direzione giusta. Per decenni abbiamo fatto proposte che sono rimaste lettera morta, la nostra categoria nel frattempo ha subito un costante arretramento, perdita di qualunque prestigio e nel gradimento dei nostri concittadini siamo all'ultimo posto, nonostante i nostri sforzi siamo solo quelli che fanno i divieti di sosta e stanno nascosti dietro un velox. Dopo anni di calci in faccia è la soluzione migliore quella che porta alla modernizzazione delle polizie, ad un nuovo assetto.

Anonimo ha detto...

Ciao Fabrizio, sono favorevolissimo alla tua proposta, che sarà mia cura di diffondere tra i colleghi di Ragusa.

Maurizio

Anonimo ha detto...

Sono tra quelli che quando hanno letto la proposta hanno storto il naso. Quando 20 anni fa circa sono entrato in polizia municipale ero orgoglioso del mio lavoro e lavoravo con entusiasmo e professionalità, non mi sentivo e non mi sento inferiore ai colleghi statali. In questi anni ci hanno promesso di tutto, ci hanno illuso con la proposta di una riforma per una polizia locale vera. L'ideale sarebbe stata la costituzione di una polizia nazionale ed una locale, ma non illudiamoci anche in questo caso il nostro ruolo sarebbe stato quello di cenerentola in servizio permanente effettivo limitato al ruolo di sguatteri. Di fatto chi ci rappresenta in questi anni è riuscito a farci regredire, abbiamo perso in termini economici, pensionistici ed in ultimo ci hanno tolto anche la causa di servizio. Per farla breve dopo una lunga riflessione, in regime di spending review e con la prospettiva di accorpamento delle altre forze di polizia noi che non siamo mai stati della minima considerazione dovremo ancora sperare in una legge di riforma? Speriamo che non ci pensino, dati i precedenti finirebbero per toglierci anche la misera indennità di P.S. In altri termini ci costringono a fare i poliziotti e di questi ci accolliamo tutti gli svantaggi e nessun beneficio. Ci costringono ad agire come l'armata Brancaleone mandandoci ogni giorno allo sbaraglio. Se qualcuno nell'adempimento del dovere finisce erroneamente nelle maglie della giustizia, non c'è problema ci sarà il nostro sindaco e la nostra amministrazione pronta a costituirsi parte civile (contro di noi - chiedetelo ai colleghi di Parma, è solo uno dei tanti casi eclatanti). Quanto al gradimento di fronte ai nostri concittadini, tranquilli non c'è nessuno che ci batta. Anche in questo caso chi ci rappresenta è riuscito a farci conquistare perennemente l'ultimo posto. Non c'è categoria più odiata della nostra, non c'è stampa e TV che a livello locale e nazionale perda occasione per delegittimarci e denigrarci e per la gente siamo solo e sempre quelli che fanno i divieti di sosta. C'è davvero di che essere orgogliosi.

Anonimo ha detto...

Apprezzo tantissimo quello che stai facendo! Io c'era a gennaio a Roma e credo sia necessario un cambiamento di direzione per tutti gli operatori della polizia locale. Immaginavo che ti fossi mosso in tale direzione e credo che sia più facile a dirsi che a farsi; ho cmq voluto far arrivare un piccolo input.

Anonimo ha detto...

Domenico - Reggio Emilia - D'accordo con anonimo delle 22,22, stai facendo un GRAN LAVORO, hai visto l'unica possibilità per poter uscire da questo pantano in cui lentamente ogni giorno affondiamo un pò di più. Io ero per 2 polizie una nazionale ed una locale, magari a livello regionale. NON ILLUDIAMOCI, LA SOLUZIONE SAREBBE QUELLA PIU' RAZIONALE MA NON CE LA CONCEDERANNO MAI. Contrari i sindaci, contraria ANCI, contrario il ministero dell'interno contrarie le altre polizie dello stato e forse anche qualcuno di noi. Un conto è volere il meglio un conto e l'attuabilità e questa proposta, polizia nazionale e polizia locale, non passerà mai. Proporre questa come proposta di legge di iniziativa popolare? Si potrebbe fare ma ripeto, sono convinto che non passerà mai, farebbe la misera fine di tutte le proposte avanzate da 15 anni a oggi. Pertanto metto i piedi per terra, evito di fare dei voli pindarici e dico FORZA FABRIZIO possiamo farcela.

Movimento Polizia Locale ha detto...

grazie per questo messaggio di incoraggiamento. Ti chiedo, così come lo chiedo a tutti, di alimentare discussioni costruttive che portino ad una soluzione. Io non voglio più che la categoria subisca queste continue denigrazioni!

Movimento Polizia Locale ha detto...

grazie Maurizio, è davvero molto importante anche il tuo contributo per coinvolgere e risvegliare i colleghi. Dobbiamo a tutti i costi riprenderci la dignità di un ruolo chiaro. Discutiamone, parliamone ed attiviamoci con tutte le iniziative che riteniamo opportune...

Movimento Polizia Locale ha detto...

comprendo benissimo che la presente proposta faccia storcere il naso, però o proponi un alternativa e insieme la portiamo avanti oppure è inutile anche discutere. Non accetto più discussioni distruttive perchè non servono alla categoria. O ci mettiamo tutti d'accordo con proposte alternative e/o integrative oppure non abbiamo nemmeno diritto alla discussione perchè inutile e distruttiva

Movimento Polizia Locale ha detto...

grazie di cuore Domenico, come ho già detto in precedenza provochiamo discussioni pacate e costruttive. Dobbiamo risvegliarci dal nostro torpore e ottenere a tutti i costi dignità e chiarezza di ruolo!

Movimento Polizia Locale ha detto...

Colleghi sono contento che il documento stia risvegliando una discussione nella categoria che sembra anestetizzata, come tutto il resto dei cittadini italiani, in una assurda apatia generalizzata. In questi giorni ho ricevuto molti attacchi (in particolare da un'organizzazione sindacale) e questo in parte mi dispiace, ma dall'altra è un chiaro segnale che qualche corda sono riuscito a toccarla. Non sto qui a rispondere a quelle polemiche anche se mi hanno servito su un piatto d'argento risposte che metterebbero a nudo il fallimento delle politiche sindacali portate avanti in questi ultimi 30 anni vista la situazione in cui la categoria si trova. Ma io guardo avanti, l'ho già detto e lo ripeto: accetterò tutte le critiche (a cui sapevo purtroppo di espormi) ma solo se accompagnate da proposte alternative. Tutte le altre saranno ignorate e classificate solo come gratuite denigrazioni che sono indice di paura e mancanza di veri progetti a difesa della categoria.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con te Fabrizio, anche se condivido in toto quello che hanno scritto i tanti colleghi che mi hanno preceduto, sono decenni che la categoria subisce umiliazioni e mortificazioni, psicologiche, sociali ed economiche. Giustamente, come suggerisci, evitiamo discussioni inutili, di contrapposizione e/o distruttive. In questa direzione chiedo, a chi propugna per una polizia locale e una nazionale, farebbe una gran differenza rispetto a quanto proposto da Fabrizio? In altri termini, siamo circa 60.000, a fronte di circa 350.000 uomini dello stato. Un rimescolamento sarebbe comunque necessario, di certo non ci sarebbe alcuna ragione per mantenere le migliaia di stazioni carabinieri. Qualcuno che va in questa direzione mi potrebbe spiegare dove si intende andare a parare?
Un saluto a tutti i colleghi, comunque la pensiate.
Simone - Parma.

Anonimo ha detto...

Rispetto a tanti che hanno scritto prima di me io sono abbastanza fresco di servizio, 4 anni di anzianità. Per rispondere a Simone, pur avendo poca esperienza, ritengo che quando organi dello Stato parlano di polizia locale e nazionale non intendano con noi dentro. La mia impressione e che quando si parla di riforma delle polizie loro intendano solo quelle statali. Per quanto riguarda noi credo che salvo quando gli serviamo, per il resto ignorano la nostra esistenza. La speranza di una polizia locale (la nostra) con pari dignità e trattamenti economici, pensionistici e di tutela pari o anche solo simile alla loro credo che, nonostante la mia giovane età (27 anni), non riuscirò a vederla al termine della mia carriera lavorativa, spero non oltre i 67 anni. Per questo motivo credo che l'iniziativa di Fabrizio non solo sia sacrosanta ma anche e forse l'unica strada percorribile.

Anonimo ha detto...

Proposta eccellentissima svegliamoci ragazzi fin che siamo in tempo

Movimento Polizia Locale ha detto...

infatti Simone, dobbiamo recuperare anche la stima delle persone e dobbiamo spiegare loro come viene gestito il servizio. E' evidente che di sono troppi luoghi comuni, ma invece di arroccarci ognuno sulle proprie posizioni, dobbiamo a tutti i costi pretendere un cambiamento, qualsiasi esso sia. Se la mia proposta non piace pensatene delle altre e confrontiamoci. Polemizzare per dividerci non va più bene!

Movimento Polizia Locale ha detto...
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Movimento Polizia Locale ha detto...

forse nemmeno io riuscirò a vederla, ma almeno attiviamoci per consegnare ai nostri figli un mondo migliore. Siamo diventati troppo egoisti ed ognuno guarda il proprio orticello. Non possiamo più andare avanti in questo modo. Dobbiamo metterci un pò più di impegno. Insieme possiamo farcela!

Anonimo ha detto...

Intervista a Corrado Passera, oggi rainews24, sulla mobilitazione delle forze dell'ordine. Secondo l'ex ministro si compiono troppi sprechi, non ha senso oggi assumere 150.000 precari nella scuola, è necessario ridurre enormemente le partecipate comunali e regionali e porre fine alle continue assunzioni nelle polizie locali. Detto in parole povere, sembra di capire che noi siamo degli sprechi. Come dire, ammesso che possa aver capito male, che non assumere vigili possa servire a rinnovare i contratti alle polizie dello stato. C'è di che essere orgogliosi e fieri se veramente è questa l'opinione che circola in sedi politiche.

Anonimo ha detto...

Il fatto che le altre polizie siano in mobilitazione ci fa gioco, inseriamoci in questa discussione con la nostra proposta e facciamo sentire la nostra voce. Nel riminese se ne parla....
Oggi ho contattato una persona giù a Roma per vedere di trovare alleati di peso.

Massimo-Misano A.

Anonimo ha detto...

Concordo con Massimo. Propongo di contattare Gianni Tonelli del SAP polizia, visto che è stato l'unico sindacato a proporre l'accorpamento delle polizie italiane e unirci a loro con la nostra proposta e protesta. Che ne dite?

Anonimo ha detto...

Fabriziooooo??????

Massimo-Misano A.

Movimento Polizia Locale ha detto...

qualcuno ha il contatto diretto di Tonelli?

Anonimo ha detto...

Ottima proposta. Darò massima diffusione nel caso di raccolta firme o altro. Basta, serve un po' di chiarezza!

Anonimo ha detto...

Leggete i commenti contenuti nella petizione del SAP e vi accorgerete che, salvo rare eccezioni, ci considerano peggio degli appestati. A loro interessa l'unificazione ed il rinnovo contrattuale. Noi nella migliore delle ipotesi siamo considerati degli intrusi non graditi.

Anonimo ha detto...

Propongo agli amministratori di questo blog di proporre un volantino breve e accattivante per cominciare a diffondere questa proposta tra i colleghi

Anonimo ha detto...

passano mesi e + di 1 anno ormai condivido sempre piu'!!!
LA VERA E UNICA RIFORMA!!!